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Angelo Leadbelly Rossi Bloossession Vol.10 (Super Limited)

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Diciamo la verità una cosa è certa quando esce un CD di Angelo Leadbelly Rossi gli appassionati di blues and roots si mettono sull’attenti.
Per diverse ragioni. In primo luogo perché a volte tra un disco e l’altro possono passare anche dei decenni, poi perché Angelo è probabilmente uno tra i più credibili interpreti di questo genere nel nostro Paese, poi perché sicuramente non cercherà facile consenso inserendo brani ruffiani o di pronta presa, perché Angelo è schietto e diretto e non ha bisogno di convincere nessuno e in questo è un pò Juke Joint in effetti.

Ma a vedere le cose dalla giusta angolazione ci rendiamo conto che è passato davvero pochissimo dall’uscita di quel “
It Don’t Always Matter How Good You Play ” con i fratelli Luti ed Enrico Cecconi alla batteria. Un disco davvero ispirato a cui ainoi non è seguito un tour nei principali festival come ci si sarebbe giustamente aspettato (ma d’altronde era l’estate di Master Chef che ci volete fare).

E allora che cosa è successo nel frattempo? E’ successo che appunto il precedente CD era stato pubblicato dall’etichetta romana di Simone Scifoni Bloos Records e siccome Scifoni è uno sveglio ha capito che aveva tra le mani qualcosa di speciale.

Così in maniera molto informale e blues ha messo in piedi una session di registrazione in cui Angelo in solitaria, chitarra e voce ha inciso una manciata di brani che ama particolarmente e che esegue spesso dal vivo.

La sostanziale differenza tra il precedente CD e Questo (oltre la mancanza dei musicisti livornesi) è la totale assenza di brani originali. Ma questo non abbassa il livello artistico, perché Angelo ha fatto negli anni della libertà interpretativa una condizione imprescindibile di ogni esecuzione.
Troviamo quindi cover di Blind Connie Williams, Josh White, Mississippi Fred McDowell, Jessie Mae Hemphill, Skip James, etc, tutte eseguite in modo ispirato e rilassato con una voce capace di padroneggiare tutti questi autori d’elite.
Infatti i brani proposti non sono “roba per tutti” farli rendere non è facile per niente e in questi anni in cui ho spesso diviso il palco con Angelo mi sono reso conto che lui è uno dei pochi capaci di uscire veramente dai binari del blues pur rimanendoci saldamente ancorato restando credibile.
E’ facotativo dire che consiglio questo CD a tutti quelli che “non hanno un buco nell’anima” come dice Fabrizio Poggi, ma anche a quelli che hanno bisogno di tapparlo.

PLAYLIST

  1. Precious Lord take my hand
  2. Shame on you
  3. Blind man stood on the road and cry
  4. Big fat mama
  5. I’m so glad i got good religion
  6. Hush hush
  7. Cherry Bell
  8. Minglewood blues
  9. The whale as shallowed me

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